fbpx

Kenya, cosa non perdere

kenya-cosa-non-perdere-savana-tsavo-

Stai per organizzare un viaggio in Kenya? Ti suggerisco cosa non dovresti perderti!

Il Kenya è stata la Terra che mi ha accolto quanto ero piccolissima e che ho potuto conoscere, di fatto crescendoci insieme, tornando di volta in volta in diverse fasi della mia vita.

Troverai nel blog anche un articolo sulla mia missione umanitaria.

Con questo articolo, invece, vorrei parlarvi dei posti che, a mio avviso, sono assolutamente da non perdere!

kenya-cosa-non-perdere-ghepardo

Il safari

In termini di safari il Kenya offre una vastissima scelta: dallo Tsavo al Masai Mara, dall’ Amboseli al lago Nakuru.

Non potete visitare questo Paese rinunciando al safari: è d’obbligo!

Tsavo Est e Tsavo Ovest

kenya cosa non perdere tsavo marafa mare

Per chi ha poco tempo a disposizione la scelta migliore è sicuramente quella di una notte e due giorni allo Tsavo (è quello più economico).

Sarà stancante, saranno trasferimenti lunghi, sveglie che suonano troppo presto e abiti che si impregnano di terra rossa ma sarà pazzesco!

Unica pecca che posso trovare? Qui i leoni sono principalmente “spelacchiati” e se vi state aspettando Il Re Leone dalla folta criniera potreste rimanere delusi.

A parte questo io l’ho amato a dismisura, rappresenta l’immaginario esatto di ciò che tutti associamo alla savana.

Amboseli

kenya-cosa-non-perdere-amboseli

Se la vostra permanenza è già di due settimane, a quel punto potreste pensare ad una combo Tsavo + Amboseli.

Quest’ultimo, per localizzarlo, si trova nella Rift Valley al confine con la Tanzania e il Kilimangiaro sullo sfondo la fa da padrone.

Masai Mara

Il Masai Mara è probabilmente una delle riserve più costose del Kenya; attraversato interamente dalla Rift Valley, potremmo definirlo come il prolungamento del Serengheti.

Questo parco deve il suo nome al popolo Masai e al fiume Mara.

Nei mesi estivi, tra luglio e ottobre per l’esattezza, potrete imbattervi nella grande migrazione.

cosa-non-perdere-kenya-masai-mara

In questo periodo alcuni animali si spostano dalla Tanzania al Kenya per pascolare, spesso attirando l’attenzione di molti predatori, trovandosi ad affrontare un viaggio difficoltoso.

Al Masai Mara potrete anche fare un’esperienza in mongolfiera all’alba.

Lago Nakuru

Ultimo ma non meno importante? Il Lago Nakuru.

Siamo sempre sulla Rift Valley e si trova nella zona dei grandi laghi.

E’ da molti conosciuto per le sue immagini di fenicotteri anche se, negli ultimi tempi, questi esemplari sembrano essersi spostati più a nord per via di un innalzamento dell’acqua del lago Nakuru.

Questo fattore è andato ad influire sulla salinità riducendo le alghe di cui si cibano i fenicotteri.

A mio parere è una delle riserve naturali più incredibili per la sua completezza di paesaggi e specie.

Gite giornaliere

Marafa, la cucina del diavolo

kenya-cosa-non-perdere-tsavo-marafa-mare

L’erosione della roccia ha dato vita, negli anni, a qualcosa di incredibile.

Il Canyon di Marafa, anche chiamato “la cucina del diavolo”, si trova ad una trentina di km da Malindi e il tragitto per raggiungerlo vi farà restare con gli occhi sgranati verso il paesaggio e i villaggi che attraverserete.

L’ora migliore per visitare Marafa è senza alcuna ombra di dubbio al tramonto, dove il canyon si tinge di rosso fuoco.

Il safari Blu

Il safari blu è una giornata all’insegna del mare cristallino di Watamu, dello snorkeling e di grosse mangiate di astice e aragoste su una lingua di sabbia che si crea con il fenomeno della bassa marea.

Vietato dimenticare la protezione solare ma è senza dubbio tra le cose da non perdere.

Qui vorrei aggiungere una cosa importante: durante queste escursioni spesso i ragazzi locali cercheranno la vostra attenzione con stelle marine e pesci palla.

Vi prego di non dare loro retta e di non farvi fotografie con questi animali tra le mani, potreste condannarli alla morte.

Le stelle Marine non solo patiscono se le togliete dall’acqua (perché inglobano troppo ossigeno) ma patiscono anche se le spostate dalla posizione in cui si trovavano in quanto i loro spostamenti seguono le maree.

cosa-non-perdere-kenya-stelle-marine

L’acqua è talmente cristallina che potrete fare una foto accanto alle stelle senza sfiorarle minimamente!

Lo stesso vale per il pesce palla che viene di fatto “spaventato” per far si che si gonfi davanti ai turisti.

Siate viaggiatori consapevoli, non feccia.

Le rovine di Gede

Le rovine di Gede sono un sito archeologico, non distante da Watamu, dove la natura ha preso il sopravvento e tantissime scimmiette vi accompagneranno nella vostra visita, saltandovi pressoché ovunque.

Sono i resti di una città araba e potrete ammirare ciò che resta di moschee, case e il palazzo del sultano.

I suoi abitanti erano mercanti e furono ritrovati diversi oggetti provenienti da Europa ed Oriente.

Isola di Robinson e/o Isola dell’amore

 kenya-cosa-non-perdere-tsavo-marafa-mare

L’isola di Robinson si raggiunge in canoa e una volta esplorata si prosegue con un meraviglioso pranzo a base di granchio pressò un tipico ristorante africano.

Nel pomeriggio potrete tuffarvi nelle acque cristalline e godervi un po’ di relax.

L’isola dell’amore si trova a Watamu ed è raggiungibile a piedi durante la bassa marea.

L’ennesimo paesaggio mozzafiato dall’acqua cristallina.

Old Market di Malindi

Se non sei un turista da toccata e fuga una delle cose che consiglio di non perdere è il mercato vecchio di Malindi.

Potrete arrivarci con un tuk tuk e vi consiglio di chiedere al driver di portarvici senza fare asfalto.

Le strade sterrate, i bambini che giocano a pallone e i cumuli di immondizia vi daranno l’idea della realtà nuda e cruda.

E’ il mercato della frutta e della verdura e se vi recherete qui prima delle nove vedrete il mercato”svegliarsi”.

Mercato dell’artigianato

mercato-dellartigianato-kenya-cosa-non-perdere

A Malindi anche il mercato dell’artigianato merita sicuramente una visita.

Qui potrete trovare un’infinità di manufatti strepitosi a basso costo.

In Kenya, come probabilmente ovunque in Africa, bisogna contrattare ma siate ragionevoli.

Fabbrica del Legno

Sempre per le escursioni “unconventional” vi consiglio la fabbrica del legno di Malindi.

Qui avrete modo di vedere all’opera i kenioti nella realizzazione di qualsiasi oggetto immaginiate fatto con il legno.

E’ davvero caratteristico e rimarrete a bocca aperta di fronte alla loro abilità nell’intagliare finissimi dettagli con un semplice coltellino.

Per maggiori info:

Se avete bisogno di qualsiasi informazione potete scrivermi o su facebook o su instagram.

Ho diversi contatti locali fidati da consigliarvi, se vi possono servire.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.